Mercoledì, 13 Marzo 2013 14:24

INTERVISTA ALESSANDRO FOSSI - IL REGIONALE FMI DAL SUO PUNTO DI VISTA

Scritto da 
Vota questo articolo
(5 Voti)

Alessandro Fossi in azione durante la prova di regionale Fmi 2012 a Faenza

 

Oggi facciamo due chiacchiere con Alessandro Fossi, lo conosco da molti anni ormai, tramite i vari forum motocrossistici e anche perché quando c’è una gara in Emilia-Romagna è difficile non trovarlo con la sua famiglia e da qualche anno col fratellino, che tenta di seguire le orme di Ale.

 

Non volevo fare la solita intervista, con Ale, che seppure non abbia ancora trent’anni gareggia da 15, volevo infatti parlare del motocross in generale in regione, soprattutto a livello Fmi. Dato chesi è fatto carico di aprire un forum tutto dedicato al Campionato Regionale Fmi, negli anni 2011 e 2012, iniziativa che purtroppo non ha avuto molto seguito ed ora è fermo all’anno scorso.

Più volte si è cercato di mettere insieme i piloti per prendere alcune decisioni importanti o per meglio dialogare con le istituzioni, in questo caso il Co.Re. Fmi Emilia-Romagna, ma non sempre è facile mettere d’accordo tutti, Alessandro prova a spiegarci secondo lui il perchè.


Ciao Lorenzo intanto e grazie dell’invito.


Comunque sia si sono visti miglioramenti, da qualche anno a questa parte?


Partiamo subito con una domanda semplice! Sicuramente negli ultimi anni qualcosa si sta cercando di smuovere, le iniziative e qualche proposta c’è stata, alcune sono state anche accettate e vedremo in questa stagione cosa succederà. Il periodo non è sicuramente dei migliori; ma non solo per l’Emilia-Romagna, c’è stato un calo generale dei piloti alle gare.


Negli ultimi anni, secondo me, l’organizzazione delle gare ha sicuramente fatto un passo avanti notevole, purtroppo i numeri non sono dalla parte di chi organizza ma c’è poco da fare, il ricambio non c’è. Corrono sempre i soliti ed in pochi si avvicinano a questo sport. Credo anche che in questo periodo si stia un po’pagando (chiaramente oltre alla nota crisi economica) quel “buco generazionale” che c’è stato nei primi anni 2000 dove per svariati anni il minicross ha avuto veramente numeri irrisori.

Nelle ultime stagioni credo che l’organizzazione “pura” delle gare non sia troppo attaccabile, si è cercato di fare il massimo con quello che c’era. Sulla preparazione di certe piste c’è sicuramente da lavorare, ma su: iscrizioni, comunicazione con i piloti, rispetto degli orari,… anche guardandosi intorno credo che il livello sia attualmente buono.

A livello di numeri, visto che spesso si paragonano gli anni storici del regionale con quelli attuali, si può dire che l’MX1 ha avuto un vero e proprio tracollo da due/tre anni a questa parte e sinceramente non vedo come si possa farla ripartire. L’idea di suddividere il campionato in due categorie è certamente un tentativo, speriamo che qualcuno si accorga di questa possibilità perché è veramente un peccato vedere certe gare e anche correrle.

Sulla MX2 credo che i numeri non siano esaltanti ma allineati ad uno standard che in regione c’è da anni.

C’è anche da notare che nella nostra regione vi è una forte concorrenza tra due federazioni diverse, mentre Nelle altre regioni, che spesso vengono prese come esempio di paragone, la FMI è la federazione di riferimento.

In questo modo ci troviamo con due federazioni che si “rubano” a vicenda i piloti, con calendari improponibili per chi volesse correre in entrambe. Nelle ultime stagioni c’è stato un maggior dialogo tra FMI e UISP che ha portato ad avere poche gare concomitanti, ma questo spero sia solo un punto di
partenza.

Credo che le gare siano troppe, infatti prendendo i due calendari alla mano si nota come da febbraio a luglio ci siano gare tutte le domeniche. I piloti a maggio hanno già finito la voglia di correre.

Io sarei dell’idea di cercare un accordo che porti ad esempio ad avere almeno una domenica libera al mese, non è necessario fare 8 prove di regionale per ciascuna federazione concentrate in 5 mesi. Meglio qualche gara in meno, ma con un numero di piloti maggiore.


Fossi - regionale Fmi San Marino 2012


Quali sono le lamentele che si sentono più spesso nel paddock?


Io parlo per me, ma il tema è il classico e solito tema. La polvere non deve essere il principale protagonista della gara. L’ho già detto, ma non è accettabile che ci sono piste che il mercoledì iniziano a bagnare e ruspare la pista ed altre in cui non viene fatto quasi niente. C’è sicuramente da apprezzare il lavoro di tutti, ma se si sa già che non si è in grado di garantire il corretto svolgimento di una manifestazione la gara non si deve fare.

Guardando sempre il calendario 2013 molti notano come il regionale sia concentrato in poco più di un mese, ma osservando il calendario dei campionati italiani c’è poco da inventare. Se da Roma continuano a riservarsi 6 weekend per un italiano e 6 per l’altro, lo spazio per i regionali rimane
poco.

In Emilia Romagna poi ci troviamo con il trofeo dei Prosciutti Uisp che è molto sentito e dopo svariati tentativi è forse inutile fissare gare in quel periodo perché sarebbe inutile.

Si potrebbe pensare di partire prima con il campionato ma non so quanti moto club rischierebbero di organizzare una gara i primi di marzo con i terreni che abbiamo.

 


Pensi che come cura dei tracciati si possa far di più, seppur con i limiti che alcune piste hanno?


In regione abbiamo molto dislivello tra le piste, forse è questo che un po’ ci inganna. Alcune ci viziano un po’ troppo e quando ci troviamo sulle altre alle volte siamo abituati troppo bene.

Per le gare le piste mi piacerebbe che si scavassero un po’ di più, corriamo sempre in delle autostrade senza buche né canali. E questo, almeno a me, negli anni precedenti non mi ha certo aiutato nel campionato italiano. Quando lasci le nostre piste e ti trovi a Montevarchi, ad Odolo o nelle piste marchigiane sbatti da una buca all’altra senza ben capire il perché e cosa sta succedendo.

Per il resto, credo che anche le piste che hanno meno possibilità sappiano bene quali sono i punti critici della tracciato per la polvere, o quali altri siano i punti in cui se preparata a dovere la pista possa garantire qualche sorpasso. Non è necessario preparare sempre tutto, basterebbe qualche punto preparato come si deve.



Ora che tuo fratello corre nei minicross, cosa ne pensi di questo campionato?


Da quello che ho visto c’è abbastanza dislivello tra i piccoli in regione, bello vedere quelli che vanno davvero forte ma c’è un divario netto tra i primi e gli altri sia in quanto a tecnica e velocità ma anche in quanto a preparazione e livello generale di impegno.

L’idea del 4 regioni assieme poteva essere buona, ma lo scorso anno il numero delle prove era proibitivo. Fare otto trasferte per mezza Italia sono troppo dispendiose per chi vuole farlo come divertimento; basti pensare che il campionato Italiano era su 5 prove. Secondo me andava strutturato con una prova sola per ciascuna regione in modo da far correre i mini in piste diverse dalle nostre e per completare il campionato
alcune prove con il regionale MX1-MX2.

Quest’anno il campionato regionale mini è stato completamente riportato in regione (il 4 regioni esiste ma non vale per il campionato), il numero di piloti comunque non è male.



Si fa abbastanza per far crescere i giovanissimi?


Per far crescere i giovanissimi serve una famiglia alle spalle che abbia le possibilità di seguirli, la passione aiuta certamente ma senza le disponibilità economiche questo rimarrà un passatempo come tanti altri.

La federazione prende qualche iniziativa, anche se con metodi spesso che, quantomeno a me, non sembrano molto trasparenti, soprattutto sulla scelta dei piloti da seguire.
Chiaramente non si può seguire tutti i piloti, e non trovo nemmeno così sbagliato seguirne bene qualcuno piuttosto che seguirne tanti in maniera approssimativa. Spesso però in questi anni si è esagerato con i ragazzi quando erano troppo piccoli: bambini che si sono trovati, nel momento in cui dovevano cambiare passo per fare il salto di qualità, a non averne più la voglia o le capacità per riuscirci.
Per sfondare serve tanta voglia di lavorare; far diventare un lavoro questo sport quando ancora non serve per me è controproducente.



Parlando un po’ di te, obiettivi e programmi per questo 2013? Farai qualche gara di Italiano oltre al
regionale? Correrai anche nella Uisp?


Questa stagione come la scorsa rifarò il regionale FMI e qualche gara UISP, ma non credo di fare nessuna prova di campionato italiano.

 


E il fratellino, cresce bene? Ovviamente in moto intendo?


Sicuramente va molto più forte di quanto non andassi io alla sua età, ma nella sua categoria è in mezzo al gruppo e di strada ne ha parecchia da fare per raggiungere un buon livello. Se iniziasse ad impegnarsi anche in allenamento come si impegna quando è in gara e cappottasse qualche volta in meno sarebbe meglio!



Grazie e in bocca al lupo per le imminenti gare!

Crepi, grazie!


Ale con l'immancabile babbo al seguito

Condividi su

Submit to FacebookSubmit to Google PlusSubmit to StumbleuponSubmit to Twitter
Devi effettuare il login per inviare commenti

Sponsor

Credits by Link Informatica Web Agency  login

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.