Sabato, 25 Febbraio 2012 15:35

PARLA MICHELE SANCHINI

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Michele Sanchini - campione regionale senior minicross E.R. 2011

Michele Sanchini è l’ospite di oggi di MotocrossRomagna.it, fresco campione regionale senior minicross a 15 anni è pronto a fare il grande salto nelle categorie maggiori.

 

Michele è nato nel 1997 e vive a Bellaria, viene da una famiglia che da decenni frequenta le piste di motocross nei campionati regionali tra Emilia Romagna e Marche.

-Il 2011 è stato un anno ricco di soddisfazioni, la vittoria nel regionale e il terzo posto nell’Italiano, cosa ricordi con più piacere?

Si, soprattutto la gara di Faenza del Campionato Italiano, dove ho fatto primo in tutte le sessioni in cui sono sceso in pista, vincendo ovviamente la gara.

-Nel regionale invece ho vinto tutte le prove a cui ho partecipato e pur avendo saltato l’ultima gara a Faenza ho vinto lo stesso il titolo...

A fine anno poi sono andato a fare le Supermini O’s in America, una specie di Olimpiadi del motocross amatoriale, precisamente in Florida, manifestazione in cui avevo corso anche nel 2010. Siamo andati là io e mio babbo e grazie ad un nostro amico che ci ha fornito la moto, una vecchia KTM, ho corso contro i migliori minicrossisti d’America.

E’ stata una bella esperienza in una gara dove c’erano in totale 2300 piloti, non solo piloti americani.

La gara dura sette giorni in totale, di cui cinque di supercross e due di motocross tradizionale, con un gran pubblico, circa trentamila persone, più di un Mondiale qui da noi.  Per poco non riuscivo a vincere, ho fatto secondo nella prima manche e nella seconda stavo attaccando il primo per la vittoria, ma purtroppo mi si è rotta la catena ed è finita lì.

-Il terzo posto all’Italiano ti soddisfa o pensavi di poter fare di più?

Avrei potuto anche vincere se a Mantova non avessi corso debilitato a causa di un virus intestinale.

Michele Sanchini - Faenza campionato italiano minicross 2011 

-Raccontaci un po’ la tua carriera fino a qui, quando hai iniziato a correre,la prima gara….

Ho iniziato nel 2003 a 6 anni con una Polini monomarcia nella pistina a fianco della Baldasserona di San Marino, la prima gara l’ho fatta con il KTM 65cc. a Denore, lasciamo perdere il risultato, ho capottato in partenza! Avevo troppa foga e infatti quell’anno non sono andato granchè bene nelle gare. L’anno dopo invece ho vinto il regionale in Emilia Romagna sempre col 65.

A seguire ho fatto l’Europeo, nel 2009, dove ho concluso quarto e avrei potuto lottare per la vittoria se non mi fossi rotto il gomito.

-Vieni da una famiglia di crossisti, fratello e babbo correvano già, ti hanno spinto ad iniziare o è stata una tua iniziativa?

No è stata una mia decisione, quando ho iniziato correva sia mio babbo che mio fratello a livello regionale, e ho voluto provare anche io a girare e da lì non ho più smesso.

-Vorresti un giorno andare a correre negli Stati Uniti?

Si, certo è il sogno di molti, ma io che ci sono già stato un paio di volte lo sogno ancora di più.

-Come sta procedendo la preparazione invernale?

Causa il maltempo sono fermo da due settimane, in Sardegna non sono potuto andare e la situazione qui è così, siamo sommersi dalla neve. Ora (era metà febbraio) ricominciamo con gli allenamenti in qualche pista sabbiosa dove non c’è neve.

-Con che moto correrai quest’anno?

Adesso sono passato al 125 con un KTM con cui mi trovo molto bene, molto meglio che con l’85, è più guidabile e maneggevole.  Una moto che mi ha fornito il team Pro-Line nella persona di Loris Caprara e la signora Maurizia.

-I tuoi programmi per questa stagione? Quali campionati correrai?

Con la KTM del team Pro-Line parteciperò all’Italiano 125. Quest’anno lo prenderò come un anno di apprendistato senza pormi degli obiettivi o voler a tutti i costi arrivare nei primi.

-Quali sono i tuoi hobby oltre alla moto?

Non ho nessun hobby in particolare, a parte la Playstation (ride….) Per il resto mi alleno oltre che in moto con la mountain bike e faccio ginnastica a corpo libero. Non faccio allenamenti drastici in palestra o cose così, preferisco andare a girare una volta in più. Piuttosto curo di più la tecnica di guida, evito la corsa a piedi  per non danneggiare le ginocchia.

Inoltre con mio babbo stiamo lavorando sulla parte psicologica, sull’autostima, sulla convinzione di quello che bisogna fare quando si è in pista, che è molto importante in questo sport.

-Il tuo sogno nel cassetto?

Andare a correre in America e riuscire a battere i più forti piloti americani, sia nel Supercross che nel motocross.

-Un altro romagnolo quest’anno farà il salto tra i “grandi”, Thomas Marini, siete amici oppure c’è rivalità tra di voi?

No siamo amici, ma poi ovviamente quando siamo in pista non si guarda in faccia a nessuno. Tra l’altro quest’anno corriamo insieme,  come l’anno scorso, anche se credo lui sia più avanti con la preparazione a questo punto della stagione.

-Vuoi ringraziare qualcuno?

Sì, ringrazio il team Pro-Line nella persona di Loris Caprara e la signora Maurizia che anche quest’anno mi danno una mano, come l’anno scorso. Vorrei ringraziare anche un caro amico di famiglia, appassionato quasi più di mio babbo, Eros Bugli che ci ha sempre dato una mano, è uno dei miei sponsor principali.

-La tua pista preferita?

Non ho una pista preferita in particolare, potrei dire Città di Castello, Montevarchi, Faenza e anche le piste veloci delle gare che ho fatto in America. In genere mi piacciono le piste veloci dove ci sono più spazi.

-Ti piace il Supercross?

Si molto, anche perché mi piacciono molto i salti.

-Il pilota preferito?

Mi piace molto come guida Dungey e anche Villopoto è tra i miei preferiti.

-La scuola come va?

Bene, adesso frequento la prima superiore nell’Istituto Alberghiero, sono sempre andato bene a scuola con una media del 7/8.

-Un lato bello e uno meno bello di fare il motocross?

Per me e la mia famiglia è sempre bello partire e andare a girare o ancora di più alle gare, ritrovarsi tutti insieme nel paddock assomiglia ad una festa, è sempre bello anche se una gara va male, meglio che starsene a casa a fare niente.

Noi stiamo bene solo quando siamo in pista, infatti il nostro sogno è andare a vivere in America facendo un lavoro attinente al motocross e che così permetta a mio babbo di seguirmi nelle gare. Unendo così l’utile al dilettevole.

(qui interviene anche il babbo Ivano)Purtroppo qui in Italia il motocross non permette ai giovani di essere valorizzati, seppure i talenti ci siano, e la Federazione non aiuta chi ha veramente bisogno di essere seguito.

-Grazie ed in bocca al lupo per la stagione 2012!

Grazie a voi e crepi il lupo!

Michele Sanchini - campionato italiano minicross 2011 Faenza 

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